Tutti all’inferno

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Il professor Parascandolo (si chiamava veramente così il mio professore d’italiano alle superiori) la definiva una summa enciclopedica del sapere medievale (anche se penso che la definizione fosse originariamente del Sapegno), uscita dalla penna di quel fallito o servo di partito (Venditti) di Dante Alighieri. La Divina Commedia, appunto.  Ora Electronic Arts  sceglie parole come lust, greed, anger, heresy, treachery, fraud per convincerci a giocare all’Inferno in versione videogame, con Dante come spunky avatar. Il videogame sarà in vendita dal 2009.

Si noti l’avvertenza all’inizio del trailer: May contain content inappropriate for children.  Se solo l’avessero detto prima…

Postato da: IM

1 Risposta to “Tutti all’inferno”


  1. 1 Luigi Muzii 17 dicembre 2008 alle 1:16 PM

    Sarò banale, ma le letture di Benigni sono state un godimento.
    Da liceale ho adorato l’Inferno, senza sapere bene perché.
    Mi vergognavo di ammetterlo però: avevo la sensazione che avrei fatto un torto alla mia età.
    Qualche anno dopo, nell’esercito, di fronte a un provvedimento tanto inutile quanto stupido, che sembrava preso apposta per giustificare i peggiori pregiudizi sulla vita militare, mi fu opposta come motivazione “vuolsì così colà dove si puote ciò che si vuole” e ancora mi brucia non aver riconosciuto la citazione e aver risposto, a mia volta, con un’altra più pertinente.
    La settimana scorsa, proprio Benigni ha detto della Commedia che Dante non poteva farci dono più grande e mi sta bene anche il videogioco.
    In fondo, fatti non fummo a viver come bruti…


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