Archivio per giugno 2009

Domanda

Uno dei punti all’ordine del giorno durante la conferenza di ProZ, che si terrà in Olanda il 21 e 22 novembre prossimi, è

– What does a translation agency expect from a translator?

Perché non ci si domanda mai il contrario?

Postato da: IM

Perché scrivere?

Oblomov

“…Ma scrivere sempre, consumare il proprio pensiero, la propria anima in piccolezze, cambiar d’opinione, fare commercio della propria mente e della propria fantasia, forzare la propria natura, agitarsi, ribollire, ardere, non conoscere tregua e muoversi di qui e di là… E scrivere sempre, scrivere sempre, come una ruota, come una macchina: scrivi domani, dopodomani; arriva la festa, viene l’estate , e lui scrive sempre. E quando fermarsi e riposare? Disgraziato!”

Da:  I. Goncarov, Oblomov, pag. 28 (edizione Einaudi)

Perle di saggezza

saggezza

Is it true?

Is it nice?

Is it necessary?

Vero, gentile, necessario. Sono i tre principi su cui, secondo i Sufi, dovrebbe essere incentrata la comunicazione fra le persone.

Carol Fisher Saller, autrice di un breve ma necessario manualetto dal titolo The Subversive Copy Editor, si è indubbiamente ispirata a questi principi per formulare le regole che un bravo redattore (e nel mucchio ci mettiamo anche i correttori di traduzioni) dovrebbe seguire.

Eccole:

Is it wrong? Maybe it’s just different.

Is it confusing? Confusion is a lesser form than wrong and calls for intervention.

Is it ugly? There is the occasional sentence in which a writer’s decision isn’t wrong of confusing, but, aesthetically speaking, you know it will lie badly on the printed page and thereby hinder the reader.

(C.F. Saller, The Subversive Copy Editor, pagg. 64-66)

Saller, senior editor press la University of Chicago Press e responsabile per la sezione Q&A del Chicago Manual of Style Online, indica anche altri tre elementi che si dovrebbero riscontrare nel comportamento di un redattore: cautela (nei rapporti con gli autori e i clienti), trasparenza (= collaborazione con il cliente/l’autore/il traduttore), flessibilità (che cosa si può e non si può negoziare).

Non acquistate il libro se siete alla ricerca di istruzioni o regole specifiche per imparare a redigere un testo. In tal caso vi conviene memorizzare una buona grammatica e tenere sulla scrivania un manuale di stile e un dizionario. L’autrice offre invece una serie di preziosissimi consigli ben meditati per comportarsi da professionisti.

Per redattori. Caldamente consigliato anche ai traduttori. Da rileggere periodicamente.

Postato da: IM


Visitatori

  • 160.534 visitatori

a